“Chissà che croci devono tenere nei loro paesi, per venire a morire sulla nostra terra”, citazione da Troppa importanza all’amore, Valeria Parrella, p.62
Ad Atene, subito dopo la piazza del Parlamento su un viale alberato con ambasciate e istituti di cultura in un bellissimo villino neoclassico, sorge il Museo dell’Arte Cicladica. Un museo che ospita un’ampia collezione privata ( Nicholas and Dolly Goulandris Foundation ) di artefatti e manufatti delle Cicladi, della Grecia Antica e dell’Arte Cipriota. Oggetti e utensili della vita quotidiana realizzati a mano, che raccontano le culture sviluppatesi sulle sponde del Mar Egeo e del Mediterraneo dal IV secolo A.C. al VI secolo D.C.: piccole statuine votive, vasi, bicchieri, strumenti per la caccia, elmi, armature e gioielli.
In questo luogo trova posto la mostra Ai Weiwei at Cycladic, nella quale l’artista cinese mette in relazione il museo, sia nella palazzina principale che nei diversi piani, con le proprie opere artigianali, realizzate con materiali tradizionali come legno e marmo, creando una linea di continuità con le opere presenti. Ai Weiwei gioca sulle dimensioni in scala, sul tono provocatorio e sulla contemporaneità dei soggetti proposti, contrapponendoli alla staticità e alla ieratica presenza degli oggetti e delle statue presenti nella collezione permanente.
L’artista, noto nel mondo per il suo impegno contro il governo comunista cinese in favore della libertà di espressione, in questa occasione propone anche alcune sue opere scultoree e fotografiche, che denunciano le storie dei profughi di passaggio da Lesbo e in fuga verso l’Europa – di cui l’artista è stato un osservatore privilegiato con il suo studio temporaneo e grazie alla collaborazione con artisti locali.Nell’esposizione principale Ai Weiwei celebra la figura dell’uomo al di sopra della macchina, proclamando l’importanza della tutela dei beni culturali e delle attività artigianali tradizionali, mettendo in luce come nella storia delle nazioni, dei popoli e della produzione artistiche tutto questo sia sempre stato fragile e facilmente cancellabile, se non protetto in maniera opportuna.
Ai Wei Wei at Cycladic
20 maggio – 30 ottobre 2016
Museum of Cycladic Art (MCA)
4, Neofytou Douka str./Vas. Sophias & Irodotou 1
Athens, Greece
tel. +30 210 7228321-3
www.cycladic.gr
BIOGRAFIA – Monica Scanu
Direttore di IED Cagliari, dottorato di Ricerca in Tecnologie dell’Architettura, docente presso la Seconda Facoltà di Architettura a Roma e dottorato in Design Culture and Management Program, Bilgi University di Istanbul.
E ‘stata consulente presso l’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma nel campo del design, dell’architettura e della cultura internazionale. (Photo by Alfonso Fradella)